Il cantautore americano premiato dall’Accademia di Stoccolma per aver creato una nuova poetica espressiva.
Anche i testi delle canzoni possono essere letteratura. Almeno quando a scriverli è un cantautore poeta come Bob Dylan. All’artista statunitense è stato assegnato il premio Nobel per la Letteratura 2016 per aver «creato una nuova poetica espressiva all’interno della grande tradizione canora americana». Lo ha annunciato il Comitato dei Nobel a Stoccolma, tra gli applausi e l’entusiasmo dei presenti in sala.
Dal rock al folk
Robert Allen Zimmerman, in arte Bob Dylan, 75 anni, è una leggenda vivente. Da sempre appassionato di musica, inizia a suonare ai tempi della scuola a Hibbing, nel Minnesota. Si esibisce con un paio di band. Al primo anno di università, a Minneapolis, passa dal rock alla musica folk. Una scelta che lo porterà al successo.
«Le canzoni folk sono colme di disperazione, di tristezza, di trionfo, di fede nel sovrannaturale, tutti sentimenti molto più profondi», ha dichiarato il cantautore. «C’è più vita reale in una sola frase di queste canzoni di quanta ce ne fosse in tutti i temi del rock’n’roll. Io avevo bisogno di quella musica».
Simbolo della contestazione
In oltre cinquant’anni di carriera attraversa generi e stili diversi. Oggi Bob Dylan non è solo l’inventore del folk-rock, ma una figura di riferimento per la cultura popolare del secondo Novecento.
Le sue canzoni più note risalgono agli anni Sessanta, quando Dylan aderisce al movimento di protesta americano. Con i suoi testi diventa portavoce della controcultura di quegli anni.
Tra le canzoni storiche Blowin’ in the Wind, un brano sull’ingiustizia sociale che divenne il manifesto di quegli anni di contestazione.
Suonando chitarra, tastiera e armonica, Bob Dylan si esibisce ancora oggi sui palchi di tutto il mondo dagli anni Ottanta, nel cosiddetto Never Ending Tour.
Nel 2008 aveva già vinto il Premio Pulitzer alla carriera per «il profondo impatto sulla musica e la cultura popolare d’America, grazie a composizioni liriche dallo straordinario potere poetico».