Per fare impresa in montagna, oggi, c’è bisogno di molto coraggio. Lo sa bene la neonata “Fondazione Fiemme Per” creata dalla cooperazione tra imprese, professionisti, e l’ente secolare della Magnifica Comunità di Fiemme. La voglia di avere un impatto positivo sulla propria comunità ha favorito, da ottobre 2021, l’inizio di un percorso che vuole valorizzare e proteggere la crescita e il cambiamento sul territorio. “Oggi la Fondazione opera come una vera start up sociale ponendosi con mentalità imprenditoriale nell’essere un volano di idee, ma anche luogo condiviso ed interconnesso con la propria collettività” Spiega il segretario Andrea Ciresa.

La cura del territorio
In quest’ottica intraprendente è intuitivo considerare come aziende settoriali vogliano comunicare l’attaccamento al proprio territorio come valore distintivo. Prendiamo l’esempio de “La Sportiva”, che esporta in tutto il mondo il suo abbigliamento con il logo contenente le cime Dolomitiche; o il “Pastificio Felicetti” che, ancora oggi, mantiene integra la sua identità di pasta di montagna; o l’azienda “Fiemme3000” che propone, al mercato, pavimenti biocompatibili. Ogni azienda ha così scelto di condividere un messaggio forte: fare impresa in montagna nonostante i tempi difficili, si può e si fa soprattutto prendendosi cura della propria comunità e del proprio territorio.
Come? Con due novità in previsione per la primavera 2023: la fondazione di una comunità energetica rinnovabile in forma cooperativa che grazie all’ausilio di energia fotovoltaica, faciliterà le esigenze di tutta la comunità. In secondo luogo, l’apertura del primo spazio di coworking territoriale, che consentirà di avere impatti favorevoli sulla mobilità e sulla conciliazione tra vita personale e lavorativa, oltre che ad essere un servizio a favore dei turisti che visiteranno la Val di Fiemme.
Sviluppo e sostenibilità
Con il fine di instaurare un rapporto di collaborazione per affrontare le problematiche comuni delle vallate alpine, “Fiemme Per”, lo scorso 9 settembre 2022, ha firmato un protocollo di intesa con la fondazione valdostana “Emile Chanoux”. Un primo passo per attivare “iniziative di approfondimento congiunto nel campo degli studi sullo sviluppo di un’economia sostenibile per le Comunità delle aree montane, decentrate dalle realtà metropolitane” come ha sottolineato Mauro Gilmozzi, presidente di Fiemme PER. Altra nota di merito: l’inclusione di giovani a cui dare una prospettiva professionale, dove studiare nelle grandi università italiane ed europee risulta essenziale, ma vi è anche la possibilità di scegliere di tornare “a casa” per poter creare nuove opportunità.
L’inclusività riguarda anche i soci ed affiliati, che possono veicolare ed accelerare idee; come avviene col progetto “Fiemme Lab”, che crea reti con imprese, università e centri di ricerca, oltre che sviluppare una community legata a temi quali l’energia, la mobilità, l’ambiente e l’abitare, creata dai e per i giovani. Come la futura creazione di un network per lo sviluppo dei territori alpini con la collaborazione fra Fiemme ed altre località alpine. Un progetto capofila, dunque, che meriterebbe di essere considerato quale esempio per le nuove realtà e generazioni imprenditoriali presenti e future, perché “da soli si va veloci, ma insieme si va lontano”.