Elon Musk rinuncerà allo stipendio per i prossimi 10 anni. Ecco l’ultima scommessa del fondatore di Tesla: lavorerà senza compenso ma avrà diritto a dei premi di produzione (in azioni) ogni volta che l’azienda aumenterà il suo valore di Borsa (attualmente vale 59,3 miliardi di dollari).
Il primo obiettivo è fissato a 100 miliardi. Poi si procederà a 50 miliardi in più alla volta. Se non si raggiungono i traguardi, Musk non prenderà nulla. Se invece la società arriverà a una capitalizzazione di 650 miliardi di dollari – come scommette il suo fondatore – Musk otterrà il 12%. Vale a dire 78 miliardi di dollari.
La clausola proposta dal board di Tesla deve essere ancora approvata dall’assemblea dei soci prevista per marzo. Nella nota della società si legge: «L’unico compenso di Musk sarà un premio di performance al rischio del 100%, che garantisce l’erogazione dello stipendio solo se gli azionisti di Tesla saranno adeguatamente remunerati».
Il nuovo piano retributivo è simile a quello del 2012, ma molto più ambizioso. Allora Musk veniva pagato ogni 4 miliardi di aumento del valore di Tesla e al raggiungimento di altri obiettivi di produzione.
L’imprenditore del secolo
Partito da zero, Elon Musk, 46 anni, è diventato ricco con PayPal. Ha costruito una delle imprese più innovative del Pianeta. Produce auto elettriche. Lancia razzi (low cost) nello spazio. Promette di portarci presto su Marte, con SpaceX. Ha coraggio, capacità di guardare al futuro e di fare innovazione. Molti lo considerano il nuovo Steve Jobs. L’ultimo prodotto Tesla, presentato a novembre, è un Tir elettrico: 800 km di autonomia, si ricarica in 30 minuti e ha un sistema di guida. Leggi qui la storia di Elon Musk.