Il venture capital italiano sta vivendo un periodo burrascoso. Mentre il primo trimestre del 2024 sembrava promettente, con un flusso costante di investimenti nelle startup innovative, il secondo trimestre ha portato con sé un significativo rallentamento. Secondo l’Osservatorio sul Venture Capital realizzato da Growth Capital e Italian Tech Alliance, nel periodo aprile-giugno le startup italiane hanno raccolto complessivamente 228 milioni di euro in 69 round di finanziamento. Questa cifra è nettamente inferiore ai 443 milioni raccolti nel primo trimestre, generando un clima di incertezza tra gli operatori del settore.
Tuttavia, analizzando un arco temporale più ampio, si riescono a scorgere segnali di ottimismo. Guardando al primo semestre del 2024 nel suo complesso, l’Italia ha registrato 671 milioni di euro raccolti in 177 round. Questo risultato si posiziona in linea con il secondo semestre del 2023, suggerendo una certa stabilità nel flusso di investimenti.
Analizzando la mappa del venture capital italiano dal punto di vista settoriale, emergono alcuni vincitori e vinti. Il software, protagonista indiscusso dell’innovazione tecnologica, si conferma come il settore più attrattivo per gli investitori, seguito da life sciences e deep tech, che stanno guadagnando sempre più terreno. Smart city, invece, si aggiudica il titolo di settore che ha raccolto il maggior capitale nel primo semestre del 2024, attirando ben 95 milioni di euro.
Tra i deal del secondo trimestre che spiccano per importanza troviamo Newcleo, leader nello sviluppo di reattori nucleari di IV generazione, che ha chiuso un round di Serie A da ben 87 milioni di euro. Un altro protagonista di rilievo è Banca Aidexa, attiva nel settore dei servizi finanziari digitali, che ha raccolto 16 milioni di euro in un round di Serie B.
Nonostante il rallentamento, gli operatori del venture capital italiano guardano con cauta fiducia al futuro. Un motivo di ottimismo è rappresentato dal piano industriale di CDP Venture Capital, che prevede investimenti per 3,5 miliardi di euro nei prossimi quattro anni. Si tratta di un segnale forte di sostegno all’ecosistema dell’innovazione italiana, che potrebbe contribuire a rilanciare gli investimenti nel venture capital. Un altro elemento che potrebbe favorire la ripresa è la ratifica del nuovo Startup Act 2.0, attualmente in fase di definizione.
Tuttavia, non mancano le preoccupazioni. Un settore che sta destando particolare apprensione è il fintech, che ha subito un duro colpo nel 2023 e continua la sua discesa anche nel 2024. Nel primo semestre del 2024, il fintech italiano ha raccolto solo 41 milioni di euro in 15 round, ben lontano dai fasti del 2022, quando i round di finanziamento ammontavano a 510 milioni.