Tradizionalmente l’Italia presenta un numero di investitori Venture Capital limitato rispetto ad altri Paesi europei, soprattutto in fase pre-seed. Le ragioni vanno ricercate in un sistema ancora troppo legato alla tradizione dove gli investitori tendono a non voler assumere troppo rischio. Questo fattore non rende la vita troppo facile ai fondatori di startup. Nonostante ciò, secondo il rapporto di Startup Wise Guys, nel 2022 la media di fondi raccolta da “business angel” è di €358.000, mentre quella raccolta da fondi Venture Capital è di €1.9m.
Pur essendo una stagione di rallentamento per il venture capital a livello europeo, l’ecosistema imprenditoriale italiano è fervente. Il nostro paese è il secondo in Europa nel settore manifatturiero e presenta un crescente interesse per l’innovazione e l’imprenditorialità, in particolare tra le giovani generazioni.
Secondo l’indagine di Startup Wise Guys, del 2022, il 51 per cento dei fondatori di startup tech italiane ha raccolto fondi da investitori professionisti.
L’indagine dell’acceleratore estone ha coinvolto più di 200 startup italiane o con company in Italia, tra le quali Foorban, SardexPay, Poleepo, FlowPay e Vado. La media di fondi raccolta in fase pre-seed, il momento in cui la startup è ancora in uno stadio embrionale è di €350.000, mentre la media raccolta nella fase seed, quella in cui viene ottimizzato il prodotto è di €1.44m.
Tra i casi positivi nell’universo VC italiano è degno di nota il fondo Toscana Next lanciato la scorsa settimana. Si tratta di un fondo di venture capital da €13,5m. Istituito e gestito da Cdp Venture Capital Sgr, Il fondo di co-investimento regionale sosterrà le startup tech e le iniziative di innovazione sul territorio.
