Vieni in bici al lavoro! E io ti pago

Di
Silvia Messa
4 Maggio 2016

Puoi cambiare il tuo mondo. Ragiona da imprenditore, anche se sei dipendente. Pierangelo Ferrari convince il suo datore di lavoro a premiare chi usa la bici per recarsi in azienda.

Vivere meglio, con qualche soldo in più in tasca, in un posto con meno traffico. Se le istituzioni non agevolano i ciclisti, ci pensano le aziende illuminate, sensibili ai benefici sociali della mobilità sostenibile. La Thermal Ceramics di Casalpusterlengo (LO), in collaborazione con Fiab, incentiva i suoi dipendenti con un bonus in denaro, affinchè vengano in bici al lavoro. Obiettivi: meno congestione stradale e inquinamento, dipendenti puntali e in salute. L’idea l’ha avuta un dipendente. Pieragelo Ferrari, appassionato di bici, che ha coinvolto la sua azienda. Per dare a tanti il buon esempio.

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L’idea di Pierangelo Ferrari – Fiab

«Voglio vivere in un posto migliore, con meno traffico e persone in salute. Perché non avviare un circolo virtuoso, andando tutti in bici al lavoro?». Se l’è chiesto Pieragelo Ferrari, ciclista urbano e presidente della sezione di Casalpusterlengo della Federazione italiana amici della bicicletta. «Dal centro di Casale all’azienda in cui lavoro, la Thermal Ceramics, ci sono 3 chilometri: un tragitto affrontabile da tutti». Pierangelo e i soci di Fiab si ispirano a un’iniziativa analoga in Francia, dove il Governo premia i pendolari in bici con un piccolo incentivo economico. «In Comune, non era facile trovare accordo. Allora ho pensato di coinvolgere direttamente il mio datore di lavoro. Ho scritto un progetto e ne ho parlato con Harald Kaune, General manager della Thermal. Lui ama la bici, in particolare la mountain bike, e ha detto ok»

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L’incentivo si somma al risparmio

L’incentivo sarà di 25 centesimi al chilometro, fino a un massimo di 50 euro al mese, per un tratta giornaliera di 5 km percorsi. L’azienda pagherà due volte l’anno, la contabilizzazione, tramite badge e apposito lettore, e il controllo saranno curati dall’ufficio personale. «Con l’ufficio del personale, abbiamo messo a punto un sistema di rilevazione presso il parcheggio bici aziendale. Non ci piacciono i furbi: avranno l’incentivo solo quelli che pedalano veramente» racconta Pierangelo. «L’incentivo non è troppo gravoso per l’azienda, che mette a disposizione poche migliaia di euro l’anno. Ma è uno stimolo per cambiare la mantalità della gente. E in effetti, è solo la metà del guadagno: il resto deriva dal risparmio sull’uso dell’auto».

Un esempio da imitare

Quanti dei 130 dipendenti dello stabilimento Thermal vorranno pedalare? L’incentivo è partito dal 2 maggio, ma non durerà per sempre, i risultati del test si dovranno valutare, tra un anno. E, si spera, sarà un esempio da imitare per altre aziende, persone, amministrazioni..

Avete un’azienda e volete collaborare con Fiab, per iniziative analoghe? Scrivete a fiab.casalpusterlengo@live.it

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